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Mittente |
Cebà Ansaldo |
Destinatario |
Spinola Andrea |
Data |
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Tipo data |
assente |
Luogo di partenza |
Genova |
Luogo di arrivo |
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Incipit |
Con l'ordinario passato hebbi una vostra lettera |
Contenuto e note |
Dichiara allo Spinola [suo grande amico, autore di scritti filosofici e politici] di essere ansioso di liberarsi dalle "cure pubbliche"; trasmette i saluti di Gian Francesco Gentile [corrispondente di Cebà, che sarà uno dei protagonisti del dialogo 'Il Doria, ovvero dell'orazion panegirica']; ricorda i suoi versi in memoria di Federico [Spinola, condottiero morto combattendo per gli spagnoli contro gli olandesi nella Guerra di Fiandra, per cui Cebà compose diverse liriche raccolte poi nelle sue 'Rime']; cita il v. 10 del sonetto 339 del 'Canzoniere' di Petrarca. [Termine post quem per la stesura della lettera è il 1603, anno della morte di Federico Spinola]. |
Fonte o bibliografia |
Ansaldo Cebà, Lettere ad Agostino Pallavicino di Stefano, Genova, Giuseppe Pavoni, 1623, pp. 86-87. |
Compilatore |
Navone Matteo |
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