|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Mittente |
Benamati Guidubaldo |
Destinatario |
Aprosio Angelico |
Data |
9/9/1633 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Parma |
Luogo di arrivo |
[Siena per Monte San Savino] |
Incipit |
Hebbi la prima, ho ricevuto la seconda: in quella mi venne il sonetto |
Contenuto e note |
Dall’Aprosio il Benamati ha ricevuto due lettere: la prima con un sonetto di Pier Francesco Minozzi, la seconda con la reiterazione dell’avviso che il Minozzi nella prefazione del suo libro di rime [‘Impazienze d’Amore’, Firenze, 1633] cita con enfasi il Benamati. Questo libro però non è ancora capitato a Parma. Di Antonio Bruni, poi, il Benamati non vuol parlare per non dargli importanza, e non terrebbe in nessun conto non solo un’eventuale allusione critica ma neanche una lode nei propri confronti contenute nelle ‘Tre Gratie’ (Roma, 1630) di questo autore. La pigrizia gli impedisce la ricopiatura e quindi la stampa delle sue opere, tra cui la Difesa del Preti e il poema ‘La vittoria navale’, e, diversamente da quando era più giovane, si sente cosciente “di valer poco”. |
Fonte o bibliografia |
M. Slawinski, Gli affanni della letteratura nella corrispondenza di Guidubaldo Benamati ad Angelico Aprosio (1629-1652), “Aprosiana”, Nuova Serie, anno X, 2002, p. 41 (lettera VIII) |
Compilatore |
Giulietti Renato |
|
|
|
|
|
Torna all’elenco dei risultati
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|