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Mittente |
Loredan Giovan Francesco |
Destinatario |
Tarabotti Arcangela |
Data |
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Tipo data |
assente |
Luogo di partenza |
[Venezia] |
Luogo di arrivo |
[Venezia] |
Incipit |
Tutte le diligenze sono riuscite inutili, per rendere la stampa delle Lettere |
Contenuto e note |
Il Loredan porge le sue scuse alla destinataria Arcangela Tarabotti per non essere riuscito a rendere l'edizione delle sue 'Lettere' priva di errori [Arcangela Tarabotti, 'Lettere familiari, e di complimento', Venezia, Guerigli, 1650. Fu proprio al Loredan, che aveva ne aveva curato l'edizione e si era attivato per farla stampare, che la Tarabotti dedicò le sue 'Lettere']. Le attenzioni da parte dello scrivente non sono certo mancate, il compositore e il correttore hanno lavorato con diligenza, eppure egli si trova ancora a lamentare la presenza di "alcune minutie". Sembra proprio che l'immacolatezza non sia una qualità attribuibile alle stampe e che per queste uscire dai torchi senza errori sia impossibile. La destinataria, in virtù della sua discrezione, saprà compatire "questi necessari errori dell'humanità". |
Fonte o bibliografia |
Giovan Francesco Loredan, Lettere del Sig. Gio: Francesco Loredano. Nobile Veneto. Divise in cinquantadue Capi, e raccolte da Henrico Giblet, cavalier, Venezia, Guerigli, 1653, p. 22, 'Lettere di scusa' |
Compilatore |
Pogliaghi Elettra |
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