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Mittente |
Alsario della Croce Vincenzo |
Destinatario |
Titi Roberto |
Data |
3/1595 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Lucca |
Luogo di arrivo |
Firenze |
Incipit |
Dalla lettera di Vostra Signoria Magnifica scritta la posta passata |
Contenuto e note |
Da una lettera di Titi a Belisario Morgante ha compreso la stima che Titi ha per lui. Parla di un suo "libretto" dedicato al Titi [il 'De invidia et fascino veterum libellus', Lucca, Vincenzo Busdraghi, 1595], e annuncia di star lavorando a un "breve trattato" sulla poesia ditirambica che vorrebbe dedicare all'amico Giovanni Battista Pinelli; cita l'incipit del 'De optimo genere oratorum' di Cicerone (è in disaccordo con quanto vi afferma Cicerone, e cioè che la poesia ditirambica sarebbe stata praticata anche dai latini e non solo dai greci), e alcuni commentatori che si sono occupati di questo passo (Romolo Amaseo, Adrien Turnèbe, Dionisio Lambino). Racconta che, pur risiedendo ora a Lucca, è originario di Monterosso. |
Fonte o bibliografia |
Pisa, Biblioteca Universitaria, Ms. 156, II, lett. n. 87 |
Compilatore |
Navone Matteo |
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