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Mittente |
Doria Marco Antonio (Marcantonio) |
Destinatario |
[D'Este] [Alessandro] |
Data |
9/4/1622 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Genova |
Luogo di arrivo |
[Roma] |
Incipit |
Bacio humilmente le mani per quanto si è degnata scrivermi |
Contenuto e note |
[Autografa] Marco Antonio (Marcantonio) Doria [nobile amico genovese del Cebà conosciuto nel contesto dell'Accademia degli Addormentati] ringrazia il destinatario della presente lettera [Cardinale Alessandro d'Este] per una missiva del primo [di aprile, non pervenuta]. Il Signor Ansaldo [Cebà], continua poi il Doria, "sta addolorato et angustiato per questo disgratiato Poema" [A.Cebà, La Reina Esther, Genova, Pavoni, 1615, poi Milano, Bidelli, 1616, sospeso dalla Congregazione dell'Indice] e anche le sue condizioni di salute si stanno aggravando. Doria esprime tutta la sua preoccupazione per la salute dello scrittore e prega il Cardinale di non abbandonarlo, in quanto teme di vedere morire il Cebà "con tanta mortificattione". |
Fonte o bibliografia |
Carmela Reale Simioli, Ansaldo Cebà e la Congregazione dell'Indice, in "Campania Sacra", XI-XII, 1980-1981, p. 190
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Compilatore |
Caporale Chiara |
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