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Mittente |
Doria Marco Antonio (Marcantonio) |
Destinatario |
D'Este Alessandro |
Data |
12/3/1622 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Genova |
Luogo di arrivo |
[Roma] |
Incipit |
L'estrema necessità ch'habbiamo del potentissimo braccio |
Contenuto e note |
Marco Antonio (Marcantonio) Doria [nobile amico genovese del Cebà conosciuto nel contesto dell'Accademia degli Addormentati] scrive al Cardinale Alessandro d'Este che, per far sì che il "Poema d'Hester" [A.Cebà, La Reina Esther, Genova, Pavoni, 1615, poi Milano, Bidelli, 1616, sospeso dalla Congregazione dell'Indice] venga accettato [dalla Congregazione dell'indice] con la prefazione [di cui parla il Cebà in una lettera non datata indirizzata a Padre Riccardi, "La mia difesa per l'espisodio di Talandro e Dolinda"], è necessario lo stesso impegno che ha permesso di sospendere la pubblicazione del nome del Cebà nell'editto. Il Cebà, inoltre, non ricevendo più alcuna notizia da Padre Riccardi [Padre Nicolò Riccardi, domenicano membro della Congregazione dell'Indice, detto il Padre Mostro per la sua sapienza, impegnato nella difesa del poema], "va perdendo in modo la sanità che temo assaissimo della sua vita". |
Fonte o bibliografia |
Carmela Reale Simioli, Ansaldo Cebà e la Congregazione dell'Indice, in "Campania Sacra", XI-XII, 1980-1981, pp. 188-189
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Compilatore |
Caporale Chiara |
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