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Mittente |
D'Este Alessandro |
Destinatario |
Cebà Ansaldo |
Data |
10/9/1621 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Roma |
Luogo di arrivo |
[Genova] |
Incipit |
Con l'ultime lettere Vostra Signoria avrà inteso |
Contenuto e note |
[Autografa] Il Cardinale Alessadro d'Este scrive ad Ansaldo Cebà accennando al alcune lettere precedenti [tra cui la missiva del Cardinale a Marco Antonio (Marcantonio) Doria, nobile amico genovese del Cebà conosciuto nel contesto dell'Accademia degli Addormentati, datata 4-9-1621, "Il motivo del Padre mostro per il negotio"], consigliandogli di scrivere direttamente "al Padre Riccardi [Nicolò Riccardi, domenicano membro della Congregazione dell'Indice, detto il Padre Mostro per la sua sapienza]"cosicché egli possa leggere il Poema [A. Cebà, La Reina Esther, Genova, Pavoni, 1615, poi Milano, Bidelli, 1616, sospesa dalla Congregazione dell'Indice] e le censure "e secondo il suo giuditio le significhi quali cose habbian bisogno di correttione e quali possano sussistere". Il Cardinale spiega come questa sia per il Cebà la soluzione migliore, anche perchè la Congregazione dell'Indice si è riservata di rileggere e rivedere tutto il Poema dopo la correzione. Rassicura infine il Cebà assicurandogli che Padre Riccardi è un membro rispettabile all'interno della Congregazione e, adottando la soluzione proposta, la Congregazione dell'Indice non rileggerà nuovamente il Poema dopo la correzione ma si fiderà del Padre Mostro. |
Fonte o bibliografia |
Carmela Reale Simioli, Ansaldo Cebà e la Congregazione dell'Indice, in "Campania Sacra", XI-XII, 1980-1981, p. 175 |
Compilatore |
Caporale Chiara |
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