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Mittente |
DEste Alessandro |
Destinatario |
Doria Marco Antonio (Marcantonio) |
Data |
4/9/1621 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Roma |
Luogo di arrivo |
[San Pier d'Arena] |
Incipit |
Il motivo del Padre Mostro per il negotio |
Contenuto e note |
[Autografa] In questa lettera del Cardinale Alessandro d'Este a Marco Antonio (Marcantonio) Doria [nobile amico genovese del Cebà conosciuto nel contesto dell'Accademia degli Addormentati] si evince come "il neg(ot)io del sig(no)r Ansaldo [Doria aveva interpellato il Cardinale d'Este in difesa del Poema di Ansaldo Cebà, La Reina Esther, sospeso dalla Congregazione dell'indice]" sia stato affidato al Padre Mostro [Nicolò Riccardi, domenicano membro della Congregazione dell'Indice, detto il Padre Mostro per la sua sapienza] come espresso nelle sue precedenti lettere [non pervenute]. Il Cardinale spiega, d'accordo con il Padre Mostro, che la Congregazione dell'Indice "ha risoluto che il libro [A. Cebà, La Reina Esther, Genova, Pavoni, 1615, poi Milano, Bidelli, 1616] si corregga" ma non vuole impegnarsi a non pretendere altre eventuali correzioni "se nel farlo rivedere [il Poema] si trovasse altra cosa". E' questo il motivo per cui egli non invia i motivi della censura e ritiene più opportuno obbedire in tutto a quanto segnalerà il Padre Mostro, come consiglia anche il segretario della Congregazione [Francesco Madaleni Capodiferro (Francesco Maddaleno Capiferro), segretario della Congregazione dell'Indice dal 1615]. |
Fonte o bibliografia |
Carmela Reale Simioli, Ansaldo Cebà e la Congregazione dell'Indice, in "Campania Sacra", XI-XII, 1980-1981, p. 174 |
Compilatore |
Caporale Chiara |
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