Mittente Cebà Ansaldo Destinatario D'Este Alessandro
Data 20/8/1621 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Genova Luogo di arrivo [Roma]
Incipit Vostra Signoria Illustrissima persevera a consolarmi con
Contenuto e note [Autografa] Ansaldo Cebà scrive una lunga missiva al Cardinal Alessandro d'Este. Nella prima parte della lettera Cebà difende il suo poema [A. Cebà, La Reina Esther, Genova, Pavoni, 1615, poi Milano, Bidelli, 1616] dalle accuse mosse dalla Congregazione dell'Indice attraverso dichiarazioni di poetica. Con lo scopo di difendere la sua opera, egli smonta la tesi dell'accusa riguardo all'erotismo di alcuni episodi sacri: "Le parole adunque ch'io uso nell'episodio, pogniamo, di Dolinda, ancorchè, per la necessità dell'imitazione, sian tenere, non sono però né laide né dishoneste per modo ch'io debba essere condannato a cancellarle" e riguardo alla scarsa attinenza alla Bibbia: "Né qualche piccola contrarietà che possa notarsi fra 'l testo del Poema [La Reina Esther] e quello della Scrittura può rivocar in dubbio la verità dell'historia, la cui proprietà è di dire il vero, ma più tosto la verità dell'historia può convincer la menzogna della poesia, la cui conditione è di fingere". Come ulteriore difesa, ricorda l'avvertenza per i lettori posta ad inizio poema [nell'avvertenza Cebà spiega come ciò che egli scrive sia vero nelle parti che si accordano con la Bibbia, mentre in quelle che se ne discostano "protesto che è poesia, la quale perderebbe il suo nome, se non favoleggiasse su l'historia"]. Cebà si prefigge di compilare una lettera destinata al segretario della Congregazione [Francesco Madaleni Capodiferro (Francesco Maddaleno Capiferro), segretario della Congregazione dell'Indice dal 1615], riservandosi di approntare una difesa più precisa quando conoscerà nei dettagli i motivi della censura. Nella seconda parte della missiva, l'autore esprime il dubbio che le accuse rivolte al poema non siano inerenti all'opera in sé bensì alla ripicca di qualche personaggio [di cui non viene fatto il nome] "perchè può avenire che qualche ministro della Congregatione, per compiacere a chi forse m'ha voluto mortificar in questa materia, non proceda verso la persona mia con quella sincerità che dovrebbe", ecco perchè chiede che la difesa preparata sia letta dai membri dell'indice singolarmente ed integralmente. La lettera si conclude con l'informazione che la sospensione de "La Reina Ester" è stata pubblicata.
Fonte o bibliografia Carmela Reale Simioli, Ansaldo Cebà e la Congregazione dell'Indice, in "Campania Sacra", XI-XII, 1980-1981, pp. 170-171
Compilatore Caporale Chiara
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