Mittente Sgualdi Vincenzo Destinatario Benamati Guidubaldo
Data 1646 Tipo data congetturale
Luogo di partenza [Reggio Emilia?] Luogo di arrivo [Gubbio?]
Incipit La lettera di Vostra Signoria, che col suo poema heroico ricevetti
Contenuto e note Risponde a lettera del Benamati ["Il signore conte Giovanni Francesco Andreoli, ch'è tutto gentilezza"] avvisando di avere ricevuto, per il tramite di [Giovanni Francesco Andreoli] anche la copia indirizzatagli del suo "poema heroico" [Guidubaldo Benamati, 'La vittoria navale. Poema eroico', Bologna, Monti, 1646]. Ricambia [con pari enfasi] il "panegirico" intessuto in tale missiva dal suo interlocutore, introducendo, a questo scopo, paralleli con Omero, Plinio e Plutarco, e con gli antichi personaggi celebrati da costoro: Catone, Filippo, Alessandro Magno, Cesare, Clodio, Ulisse e Temistocle. Confida di avere già cominciato a leggere "con impatienza buoni squarci" [della 'Vittoria navale'], così come è possibile sui fogli di un libro che gli è arrivato non rilegato, e cioè "come a cappo dritto e rovescio si legono i libri non ancor legati". Già però può constatare "adeguata l'opera agl'elogi di tanti prencipi e di tante raunanze d'huomini letterati". Se ne rallegra, e spera di potersi presto addentrare in una lettura più comoda e completa del poema.
Fonte o bibliografia Gubbio, Biblioteca di S. Francesco, ms 15, c. 241rv; ed. in Luca Ceriotti, Per la biografia e l'epistolario di Vincenzo Sgualdi, "Archivio storico per le province parmensi", LXVI, 2014, p. 199
Compilatore Ceriotti Luca
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