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Mittente |
Chiabrera Gabriello |
Destinatario |
Castello Bernardo |
Data |
6/6/1615 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Firenze |
Luogo di arrivo |
[Genova] |
Incipit |
Passeranno questi tre mesi di caldo, e con la grazia di Dio verrò a vedervi |
Contenuto e note |
Passata l'estate, finalmente Chiabrera e Castello potranno rivedersi. Ha letto l'Ester ["La Reina Ester", di Ansaldo Cebà, Genova, Pavoni, 1615] e gli è parsa un'opera di grandissimo ingegno e molto ben scritta. Ma bisognerà attendere il giudizio del popolo e, come gli ha detto D. Angelo [Angelo Grillo, che dal 1612 al 1616 è reggente del Monastero del Lido di San Nicolò a Venezia] "il tuono d'Italia". Si augura però che il parere degli italiani sia conforme al suo, e di questo è quasi certo. Tuttavia, egli in quanto poeta è in grado di comprendere l'opera; non è sicuro che si possa dire la stessa cosa del popolo. Egli stesso stampa per necessità, perchè se non avesse bisogno di denaro preferirebbe tenere i suoi versi per sè e per i suoi eredi. Consiglia a Castello di armarsi quindi di buon vino e, se non potrà, di buon canto. |
Fonte o bibliografia |
Gabriello Chiabrera, Lettere, a. c. di Simona Morando, Firenze, Olschki, 2003, num. 267 |
Compilatore |
Marchesi Marina |
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