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Mittente |
Chiabrera Gabriello |
Destinatario |
Castello Bernardo |
Data |
18/4/1615 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Firenze |
Luogo di arrivo |
[Genova] |
Incipit |
È Sabato Santo, e però sono breve: tutto sta bene quanto mi dice per l'ultimamente scrittarmi |
Contenuto e note |
È il Sabato Santo e quindi sarà breve; da quanto risulta dalle ultime lettere di Castello va tutto bene, e gli chiede di disegnare la testa e consegnare il ['Crocifisso' di Tiziano] [cfr. lettera del 28-3-1615: "Il Signor Giovanni Vincenzo mi scrive e con occasione e con cortesia"]. Si reputa felice di aver concluso tutto l'affare: ha deciso di non dedicarsi più a certe bassezze. Se tutti gli amici che gli avevano promesso di aiutarlo nel momento del bisogno lo avessero fatto, ora sarebbe uun uomo ricco; ma in ogni caso Chiabrera non si reputa povero. Chiede a Castello di mandare alla comare [Lelia Pavese, moglie di Chiabrera] la lettera inclusa e di riferire a [Luciano] Borzone che alla posta troverà delle lettere per il signor Giustiniano [Pier Giuseppe Giustiniano, nobile genovese, destinatario più importante dell'epistolario dopo Castello, cfr. lettera del 8-3-1615: "La lettera per Savona io la raccomandai assai a Vostra Signoria"]. Conclude augurando a Castello una buona Pasqua. |
Fonte o bibliografia |
Gabriello Chiabrera, Lettere, a. c. di Simona Morando, Firenze, Olschki, 2003, num. 262 |
Compilatore |
Marchesi Marina |
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