Mittente Chiabrera Gabriello Destinatario Castello Bernardo
Data 7/11/1614 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Savona Luogo di arrivo [Genova]
Incipit La pioggia e le marine cattive non hanno lasciato navigare Patrone Antonio Oseria
Contenuto e note A causa delle piogge Antonio Oseria, che conosce la casa di Castello ed è una persona affidabile, non ha potuto navigare e quindi Chiabrera non ha potuto rispondere prima. Andrà a Firenze per un'opportunità di lavoro [aveva ricevuto l'incarico di scrivere testi per il carnevale fiorentino]. Per non viaggiare in inverno, si fermerà a Firenze fino alla Quadregesima [la prima domenica di Quaresima]; se il tempo sarà buono, partirà dopo San Martino [quindi dopo l'11 novembre]; se passerà per Genova potrà salutare Castello, ma non è sicuro di potervi passare perchè andrà con i Signori Riario e Nazzelli [nobili savonesi], che sono diretti a Napoli. Ha fatto incorniciare il quadro [il 'Crocifisso' di Tiziano] [cfr. lettera del 21-10-1614: "Scrivo al Signor Giovanni Vincenzo, al quale veramente io ho obbligo"] e quando il tempo sarà migliore lo consegnerà ad Antonio Oseria perchè lo porti a Castello. Se qualcuno si accontentasse di comprarlo per L. 500 di cauzione, Chiabrera potrà ricomprarlo con gli interessi entro un anno; se Castello vorrà venderlo gli chiederà di procurare una vendita a suo vantaggio. Ma nel caso in cui non ci riesca, Chiabrera invia una lettera per [Luciano] Borzone perchè negozi col Signor Giovanni Carlo Doria [Chiabrera sperava che il Doria fosse disposto ad acquistare il quadro e a restituirglielo quando il poeta avesse avuto i soldi per ricomprarlo, cfr. lettera del 1-11-1614 : "Rispondo alle lettera di Vostra Signoria de' 25 ottobre: forse verrà un poco tardi"]; se neanche in questo modo potrà soddisfare il suo desiderio, allora Castello dovrà mettere il quadro in vendita, ma dovrà avvertirlo prima di concludere l'affare, perchè se Chiabrera non si riterrà soddisfatto della somma, allora preferirà tenere il quadro per la cappella di famiglia. Nonostate tutto, desidera ripagare il suo debito con l'Imperiale quanto prima: di certo egli non ha bisogno di soldi, quindi il suo mettergli fretta è probabilmente solo un modo per metterlo in difficoltà; di ciò però Chiabrera non si cura, perchè se l'Imperiale non vuole il suo bene, presterà poca cura ai servigi nei suoi confronti. Chiede quindi a Castello di far semplicemente sapere al Signor Serra che recupererà tutto il denaro che deve all'Imperiale il prima possibile. E se sa quando il Signor Borzone sarà di ritorno, che glielo faccia sapere.
Fonte o bibliografia Gabriello Chiabrera, Lettere, a. c. di Simona Morando, Firenze, Olschki, 2003, num. 248
Compilatore Marchesi Marina
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