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Mittente |
Chiabrera Gabriello |
Destinatario |
Castello Bernardo |
Data |
10/7/1612 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Savona |
Luogo di arrivo |
[Genova] |
Incipit |
Sono stato a Torino; diedi l'Amedeida al Duca il quale voleva leggerla |
Contenuto e note |
Si è recato a Torino per mostrare l''Amedeide' [Genova, Pavoni, 1620] al Duca [Carlo Emanuele I di Savoia] e lì è stato colpito da un forte mal di stomaco: il medico gli ha consigliato di ritornare a casa per curarsi e riposare. Ora si sente meglio, ma fatica ancora a digerire. Ha lasciato il compito ad amici di porgere le sue scuse al Duca e di chiedergli che cosa ha deciso di fare in merito alla stampa dell'opera, [rinviare alla lettera precedente, la prima in questo foglio]se vi siano cose aggiungere o da rimuovere. Invia in allegato un lettera per il Monsignore Giulio Cesare Alberighi [oggi perduta]; chiede anche a Castello di fargli sapere quando il Signor Jacopo Doria (Giacomo Doria) sarà tornato dai Bagni di Lucca [cfr. lettera del 6-13-1611: "Perché io vado in villa, scrivo brevemente: se il Pavoni nostro vuole dedicare"] . Conclude la lettera confidando a Castello che sente di stare invecchiando. |
Fonte o bibliografia |
Gabriello Chiabrera, Lettere, a. c. di Simona Morando, Firenze, Olschki, 2003, num. 234 |
Compilatore |
Marchesi Marina |
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