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Mittente |
Chiabrera Gabriello |
Destinatario |
Gonzaga Vincenzo |
Data |
12/12/1611 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Savona |
Luogo di arrivo |
[Casale] |
Incipit |
Vedrà Vostra Altezza Serenissima quanto io ho pensato sopra il concetto della Rosalba |
Contenuto e note |
Ha riflettuto a lungo sulla 'Rosalba' [cfr. lettera del 17-10-1611: "Vostra Altezza Serenissima mi commandò, ch'io componessi alcuna cosa per cantarsi dalla Signorina Adriana"] e se il Duca di Mantova ne sarà soddisfatto, farà in modo che i versi in musica possano dare diletto e fare compassione. Invia per la Signorina Adriana [Basile] alcune canzonette [di difficile identificazione], che ha scritto per una degna cantatrice, e ne discute con il Signor [Francesco] Rasi nella lettera allegata. Informa poi il Duca che in settembre, quando Chiabrera si trovava a Casale, il signor Picco, il tesoriere, lo ha pregato di accettare solamente una parte della cifra che gli è dovuta, perchè così il Duca aveva comandato [cfr. lettera del 20-4-1611: "L'occasione del portatore mi fa scrivere a Vostra Signoria Ilustrissima perché è homo amico"]; Chiabrera vorrebbe quindi che gli fosse dato tutto ciò che gli spetta, e chiede quindi al Duca di ordinare a Picco di versarglielo. Nel frattempo continua a pensare al poema [Il Ruggero', stampato insieme al 'Foresto' nei 'Poemi Eroici Postumi', Genova, 1853; cfr. lettera del 30-4-1611: "Poi che sanità non intiera, la quale sì fatta si accompagna ordinariamente con la vecchiezza"] ma non vuole precipitare le cose. |
Fonte o bibliografia |
Gabriello Chiabrera, Lettere, a. c. di Simona Morando, Firenze, Olschki, 2003, num. 230 |
Compilatore |
Marchesi Marina |
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