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Mittente |
Chiabrera Gabriello |
Destinatario |
Gonzaga Vincenzo |
Data |
30/4/1611 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Savona |
Luogo di arrivo |
[Casale] |
Incipit |
Poi che sanità non intiera, la quale sì fatta si accompagna ordinariamente con la vecchiezza |
Contenuto e note |
A causa di motivi familiari e di salute, non può recarsi presso il Duca di Mantova, e come scusa invia il terzo canto del poema dedicato ai Gonzaga ['Il Ruggero', stampato insieme al 'Foresto' nei 'Poemi Eroici Postumi', Genova, 1853]: si tratta solo di un capitolo, e per apprezzare la bellezza dell'opera bisognerà leggerla nella sua interezza. Dice poi al Duca, come aveva già riferito a Striggio [cfr. lettera del 30-4-1611: "Non potendo essere in Casale per affari de miei parenti ben gravi, i quali mi tengono qui in patria"], che il suo tesoriere [forse un certo Signor Picco] è restio a consegnargli quanto gli è dovuto: sa bene che i tesorieri hanno a cuore gli interessi del loro Principe, come del resto gli scrittori, e coglie l'occasione per paragonare la sua situazione a quella di Ludovico Ariosto al servizio degli Este [considerato come simbolo armonico della collaborazione tra poeti e principi]. |
Fonte o bibliografia |
Gabriello Chiabrera, Lettere, a. c. di Simona Morando, Firenze, Olschki, 2003, num. 214 |
Compilatore |
Marchesi Marina |
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