Mittente Arcioni Angelo Maria Destinatario Magliabechi Antonio
Data 1/12/1678 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Arezzo Luogo di arrivo Firenze
Incipit A troppo alto segno mi trovo honorato
Contenuto e note Ringrazia Magliabechi per avere presentato al [granduca Cosimo III Medici] l'omaggio [di cui in precedente lettera del 17 novembre 1678] e per avere risposto a quella sua prima missiva. Afferma di invidiare il suo interlocutore al saperlo totalmente dedito "alle notitie letterarie", dalle quali egli invece, da che ha lasciato Parma, dove anche "andava aggiustando un poco di librariuccia", si ritrova ormai lontanissimo. Peraltro, si meraviglia nell'apprendere, da Magliabechi, come ormai anche a Firenze non si pratichino più quanto si dovrebbe "quelli studi che per lo passato l'havevano resa, si può dire, maestra delle nazioni", all'avanguardia per quanto concerne "la lingua greca, le notitie platoniche, le matematiche, le belle e buone lettere, e latina, e toscana", mentre ora i più fiorenti centri di cultura sono passati a essere in Francia, Inghilterra e Olanda. Allega una "oda" [probabilmente quella, dedicata al granduca Cosimo III Medici, intitolata 'Il cannocchiale', poi edita, nell'ed. Pavia, Magri, 1682 delle 'Ode', alle pp. 275-281], sperando che Magliabechi voglia prenderne visione e correggerla; se il suo giudizio sarà positivo, la manderà poi, rivista, a [Cosimo III] con una lettera di accompagnamento. Si schermisce, inoltre, asserendo che "il padre predicatore di S. Spirito [di Firenze]", parmigiano, nel tessere le sue lodi deve avere certo parlato "da interessato", essendo infatti suo "caro amico". [Infine, in un poscritto] comunica la morte dell'abate [Giuseppe] Costalta, avvenuta "il giorno dei morti" [1678].
Fonte o bibliografia Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Magl.VIII.45, nr. 2; ed. in Luca Ceriotti, Lettere di Angelo Maria Arcioni ad Antonio Magliabechi e a Francesco Arisi, "Benedictina", LXII, 2015, pp. 250-251
Compilatore Ceriotti Luca
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