Mittente Chiabrera Gabriello Destinatario Titi Roberto
Data 27/12/1594 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Savona Luogo di arrivo Firenze
Incipit Già sono alcune settimane, che io hebbi una lettera
Contenuto e note Ricorda di aver mandato una lettera con una delle sue "baie", ma gli è stato riferito che i versi sono arrivati senza la sua risposta e non si capacita di come possa essere successo: lui non ha l'abitudine di aprire le lettere altrui né di trattenerne il contenuto, ma teme di essere ritenuto "villano" noi confronti del Titi. Ribadisce di aver risposto alla sua lettera e di aver allegato una canzonetta per il "Serenissimo di Savoia" [Carlo Emanuele I] [cfr. lettera del 26.11.1594, 'Non conviene che Vostra Signoria pigli fatica di scrivermi']. Se ha ricevuto la poesia, come gli sembra di capire, allora la lettera è stata aperta e trattenuta non per colpa sua. Chiede che gli procuri una copia di Apollonio Rodio ['Argonautiche'] in latino perché non ne ha trovato una sola copia in tutta Italia: ne ha vista solo una a Roma in mano a Baldo Cataneo (Catani o Cattani), ma poiché egli stava scrivendo l''Argonautica' [rimasta incompiuta] non ha voluto sottrargliela.
Fonte o bibliografia Gabriello Chiabrera, Lettere, a c. di Simona Morando, Firenze, Olschki, 2003, num. 60
Compilatore Chiesa Federica
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