Mittente Chiabrera Gabriello Destinatario Castello Bernardo
Data 22/11/1594 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Savona Luogo di arrivo [Genova]
Incipit Scrivendo a Vostra Signoria pare che mi sia forza d'incominciare
Contenuto e note Riferisce di aver ricevuto dal Castello il disegno di [Domenico] Campagnola, di cui ha sentito parlare molto bene, e ringrazia. Non possiede nessuna "istoria di Gerusalemme", ma sa che ne esiste una versione a stampa chiamata "della Guerra Santa" [Guglielmo di Tiro, 'Historia belli sacri verissima'] e che gli sarà più facile trovarla a Genova. Non ha più scritto "poemetti" e non ne vuole più scrivere perchè voleva solo verificare se con "studio" si potesse nobilitare il "verso sciolto". Poiché il Castello vuole donare dei versi ad un gentiluomo, promette che, se scriverà qualcosa, glieli farà avere: ha messo da parte tutto per dedicarsi solo all''Amedeide' [Genova, Pavoni, 1620; cfr. lettera del 17.11.1594, 'Io mi son messo ad ordinare alcune composizioncelle'] perché, se mai riuscisse a portarla a termine, desidera passare il resto della sua vita ad ascoltare le poesie degli altri, senza scrivere niente. Ricorda che il disegno di [Cesare] Corte è in carta "turchina" e che gli piacerebbe avere tutti i disegni per il suo libretto ugualmente belli [cfr. lettera del 19.9.1594, 'Da che vi lasciai in villa de' Signori Giudice, io sono stato in Genova']. Desidera vedere l'amico e forse gli farà visita durante l'inverno.
Fonte o bibliografia Gabriello Chiabrera, Lettere, a c. di Simona Morando, Firenze, Olschki, 2003, num. 58
Compilatore Chiesa Federica
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