Mittente Chiabrera Gabriello Destinatario Castello Bernardo
Data 20/11/1594 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Savona Luogo di arrivo [Genova]
Incipit Piacemi che siate venuto a fine del lavoro di villa
Contenuto e note Ringrazia per la visita in villa [a Legino] del Castello e si compiace del fatto che ora si trovi nella comodità di casa sua. Su richiesta dell'amico riferisce notizie riguardo all'episodio di Ulisse e Polifemo [Omero, 'Odissea', libro IX] e consiglia su come rappresentare la scena [cfr. lettera del 20.9.1594, 'Ringrazio Vostra Signoria delle schizze del Bergamo']. Riferisce che Cesare Corte gli ha mandato un suo disegno che rappresenta Medea che uccide i suoi figli. Chiabrera è colpito dal fatto che il disegno è fatto su carta azzurra e firmato di sua mano: "Caesar Cur. faciebat". Chiede che anche il Castello disegni su carta azzurra per il suo libro di maestri moderni [cfr. lettera del 19.9.1594, 'Da che vi lasciai in villa de' Signori Giudice, io sono stato a Genova']. Da Giovan Battista Paggi aspetta un "Capaneo fulminato". Corregge quanto detto prima riguardo al disegno di Medea perché in realtà ne ha ricevuti due con lo stesso soggetto, ma con diverse "attitudini". Riguardo alle sue composizioni, potrebbero esserci solo due poemetti che l'amico non ha ancora visto, uno dei quali l'ha donato a suo fratello [Giovambattista Castello] da cui potrà averlo perché lui non ne ha copia in bella. Ricorda di aver ripreso in mano l''Amedeide' [Genova, Pavoni, 1620, cfr. lettera del 17.11.1594, 'Io mi sono messo ad ordinare alcune composizioncelle']. Infine invia un epitaffio [non più allegato alla lettera].
Fonte o bibliografia Gabriello Chiabrera, Lettere, a c. di Simona Morando, Firenze, Olschki, 2003, num. 57
Compilatore Chiesa Federica
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