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Mittente |
Chiabrera Gabriello |
Destinatario |
Castello Bernardo |
Data |
19/9/1594 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Savona |
Luogo di arrivo |
[Genova] |
Incipit |
Da che vi lasciai in villa de' Signori Giudice, io sono stato in Genova |
Contenuto e note |
Dopo che ha lasciato il Castello alla villa del signor Giudice [?], riferisce di essere stato a Genova per uno "negozio della terra nostra", ma non ha potuto fargli visita. Ricorda di avergli mandato alcune "descrizioni" [cfr. lettera del 4.9.1594, 'Per dipingere una volta di loggia, o di sala, nella quale non fosse luogo'] e chiede notizie del disegno del Bergamo [Giovan Battista Castello, detto il Bergamasco] che gli ha promesso [cfr. lettera del 8.1594, 'Alla bella alba noi ci imbarcammo; andate pensando come io sono']. Chiede che faccia di sua mano il disegno per inserirlo in un "libretto di maestri vivi" che sta costruendo per suo "conforto": non sa quanto potrà valere questa sua lode, ma si impegnerà di cuore. |
Fonte o bibliografia |
Gabriello Chiabrera, Lettere, a c. di Simona Morando, Firenze, Olschki, 2003, num. 54 |
Compilatore |
Chiesa Federica |
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