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Mittente |
Chiabrera Gabriello |
Destinatario |
Castello Bernardo |
Data |
2/6/1594 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Savona |
Luogo di arrivo |
[Genova] |
Incipit |
Io conosco che i temporali cattivi non v'hanno lasciato compiere |
Contenuto e note |
Chiede se il Castello ha deciso riguardo alla sala del palazzo di [Giovan Battista] Ferrero [cfr. lettera del 9.5.1594, 'Non era mestiere che il Signor Stefano pigliasse noia di scrivermi'] e gli scrive alcuni consigli pratici che potrebbero tornargli utili. Quando si dipingono le guerre o le azioni degli uomini, negli angoli rimangono degli spazi vuoti, delle "medaglie", che a volte possono essere riempite "malamente"; tuttavia si possono anche dipingere delle figure. Per esempio, se è rappresentata la vittoria di Giovanni [de' Medici] [si riferisce alla campagna contro i Turchi condotta in Ungheria e terminata nel 1594], negli angoli si potrebbe fare un uomo a cavallo con un'asta in mano per rappresentare i preparativi della battaglia, una Vittoria che scrive su un trofeo "De Turcis", una galera con le vele spiegate per rappresentare la sua "prospera" fortuna, e Perseo a cavallo di Pegaso per la gloria che ha conquistato. Promette di mandare dei "gieroglifici" che potrà usare in quella occasione. Chiede notizie delle "piante" che ha chiesto a [Bernardo] Castelletti (Castelletto) [cfr. lettera del 9.5.1594, 'Subito che giunsi a casa vi mandai alcuna cosa da passare']. |
Fonte o bibliografia |
Gabriello Chiabrera, Lettere, a c. di Simona Morando, Firenze, Olschki, 2003, num. 50 |
Compilatore |
Chiesa Federica |
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