Mittente Chiabrera Gabriello Destinatario Castello Bernardo
Data 9/5/1594 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Savona Luogo di arrivo [Genova]
Incipit Non era mestiere che il Signor Stefano pigliasse noia di scrivermi
Contenuto e note Si sente in debito con il signor Stefano [Di Negro o Albora] che gli ha scritto ringraziandolo per i versi e promette che gli farà visita. Non ha altri versi da mandare al Castello dopo gli "scherzetti" che ha composto a carnevale per una donna che ha conosciuto a Lavagnola il giovedì grasso [cfr. lettera del 5.5.1594, 'Sentimmo la Messa del Battista, e poi salimmo in barca']. Chiede che il Castello faccia da intermediario per l'acquisto di alcuni "disegni" perché ha un po' di "scudi" da poter spendere. Riferisce che [Giova Battista] Ferrero desidera dipingere una sala della sua villa [a Lavagnola] e che, se il Castello è disponibile, gli farà piacere che sia lui a svolgere il lavoro. Il padre [Francesco Ferrero] sarà a Savona a luglio e i lavori potrebbero iniziare in quel periodo. Si propone per prendere le misure e individuare i soggetti. Chiede che gli comunichi al più presto se può fare il lavoro tra l'estate e l'autunno. Raccomanda di non "sviare" gli amici di Ferrero da casa sua: sa che si comporterà con "maniera e prudenza" con ciascuno. Chiede notizie riguardo all'opinione di [Cesare] Morando sui versi che gli ha mandato.
Fonte o bibliografia Gabriello Chiabrera, Lettere, a c. di Simona Morando, Firenze, Olschki, 2003, num. 49
Compilatore Chiesa Federica
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