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Mittente |
Chiabrera Gabriello |
Destinatario |
Castello Bernardo |
Data |
29/9/1593 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Savona |
Luogo di arrivo |
[Genova] |
Incipit |
Ho ricevuto le carte; ve ne ringrazio. Mi meraviglio che 'l Padre si sia compiacciuto |
Contenuto e note |
Ringrazia per le "carte" che ha ricevuto e si meraviglia del fatto che i padri inquisitori siano stati contenti della composizione [non più conservata] che gli ha mandato [cfr. lettera del 2.9.1593, 'Vi aveva a punto scritto e mandato l'istoria di Abagaro']. Poiché i padri giudicano sconveniente che la poesia parli del sacro, ha deciso di rinunciare alla stampa dei suoi poemetti [è probabile che si tratti di un nucleo di componimenti poi editi in 'Poemetti di Gabriello Chiabrera', Firenze, Giunti, 1598, identificabili con 'La Giuditta', 'La disfida di Golia', 'La liberazione di San Pietro', 'Il leone di David', 'Il Diluvio', 'La conversione di Santa Maddalena']: ha già pensato di scegliere un'altra "materia" di cui scrivere, mettendo da parte i precedenti a malincuore. Manda un sonetto [versi allegati alla lettera, 'Se l'opra ove mio stil per sé ven meno', in 'Delle poesie di Gabriello Chiabrera', Genova, Pavoni, 1605] con cui dà istruzioni per ritrarre la Galatea [Aurelia Pavese o Giulia Gavotti]. Annuncia che in serata si recherà in villa [a Legino]. Raccomanda di consegnare la lettera allegata a Scipione Gabrielli con la richiesta che parta entro il sabato: se il Castello non lo conosce può chiederne notizia ai "Signori lucchesi" o a Lorenzo [Becchio o Becco o Bicchio]. |
Fonte o bibliografia |
Gabriello Chiabrera, Lettere, a c. di Simona Morando, Firenze, Olschki, 2003, num. 39 |
Compilatore |
Chiesa Federica |
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