Mittente Chiabrera Gabriello Destinatario Castello Bernardo
Data 1593 Tipo data congetturale
Luogo di partenza Savona Luogo di arrivo [Genova]
Incipit Se volete pingere quando il Santo Sudario è presentato ad Abagaro
Contenuto e note Chiabrera ritiene di non dover dare suggerimenti se il Castello decide di dipingere il momento in cui Abagaro [Abgar, re di Edessa] riceve il "Santo Sudario" [cfr. lettera del 27.8.1593, 'Giunto a casa ristorato alquanto dalle mie doglie'], ma se scegliesse di rappresentare l'impressione del volto, consiglia di dipingere il maestro all'opera che rimane abbagliato. In questo modo avrebbe due grandi soggetti: lo spendore del volto di Cristo e l'"abbarbagliamento" del pittore. Consiglia poi di rappresentare la scena dipingendo Gesù, il panno con l'impressione e le circostanze in cui si è svolto il fatto. Riferisce di essere deluso dalla negazione dell'imprimatur da parte dei padri inquisitori che hanno giudicati inappropriati i suoi componimenti [dalle lettere successive si apprende che si tratta di componimenti sacri]. Poiché i padri lo desiderano, ha deciso di comporre qualche altra cosa, anche se è sicuro di "non piacere a loro". Pompeo [Arnolfini] gli ha chiesto di comporre qualcosa per Zenobia [Doria] [cfr. lettera del 27.6.1591, 'Domenico Becchio mi ha portato la lettera di Vostra Signoria'], ma, nonostante le sue intenzioni, non ha scritto nulla. Si dichiara così "scandalizzato" da come ci si sforzi di ottenere l'approvazione degli uomini, ma non si gradiscano le lodi ai santi. Ricorda di aver affidato al Castello il Prometeo di Tiziano e alcune tele di Luca di Olanda [Luca di Leyda] perché le scambiasse: se non vuole occuparsene, chiede che gli siano spedite perché vuole provare a scambiarle a Savona. Annuncia che l'indomani si recherà alla villa [a Legino] e lì vedrà se trova qualcosa da mandare al Castello. Manda i suoi saluti al Signore [?]. Chiede che Ansaldo [Cebà] faccia arrivare la lettera allegata a Padova, dandola a [Gian Vincenzo] Pinelli. [La lettera è databile tra quella del 27 agosto, a cui si fa riferimento in questa, e quella del 2 settembre 1593 nella quale si fa riferimento alla lettera per Padova allegata a questa].
Fonte o bibliografia Gabriello Chiabrera, Lettere, a c. di Simona Morando, Firenze, Olschki, 2003, num. 36
Compilatore Chiesa Federica
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