Mittente Chiabrera Gabriello Destinatario Castello Bernardo
Data 7/5/1591 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Legino, Savona Luogo di arrivo [Genova]
Incipit Io mi partì la mattina seguente sì come io dissi a Vostra Signoria
Contenuto e note Chiabrera dichiara di essere partito [da Genova] la mattina dopo l'incontro con il Castello. Il viaggio è stato difficile, ma è giunto a destinazione sano e salvo. Poiché il viaggio in mare lo ha debilitato, si è rifugiato nella villa [a Legino] per rimettersi e distrarsi. Desidera che Castello si unisca a lui, non meno di quanto l'amico lo vuole nella sua villa di S.Martino. Manda con la lettera alcuni brani dell''Amedeide' [primo nucleo del poema poi edito in Genova, Pavoni, 1620], così come ha chiesto il Castello; ne manderebbe di più, ma fa fatica a scrivere. Ricorda che si tratta di versi "abbozzati" e che è possibile che peggiorino una volta sistemati. Sa comunque che il Castello li leggerà volentieri e lo prega di "non darne copia" nel caso qualcuno la chieda. Promette poi di mandare presto un'idea per la realizzazione di un quadro. Conclude chiedendo di aggiugnere al suo ritratto il motto "Pindarici fontis qui non expalluit haustus" [Orazio, 'Epistole', I, 3]. Manda i suoi saluti a Lorenzo [Fabri].
Fonte o bibliografia Gabriello Chiabrera, Lettere, a c. di Simona Morando, Firenze, Olschki, 2003, num. 9
Compilatore Chiesa Federica
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