Mittente Cebà Ansaldo Destinatario Campani Francesco Maria
Data Tipo data assente
Luogo di partenza Genova Luogo di arrivo
Incipit Tarde non possono essere
Contenuto e note Scrive al frate predicatore Francesco Maria Campani ringraziandolo per la stima dimostrata per i suoi libri, e per il fatto che intende usarli nelle sue prediche. Gli porta i saluti dei signori Doria [forse Marcantonio] e Pallavicino, e gli invia un sonetto, "Di tre Franceschi, a la Pietà cadente" (trascritto in calce alla lettera), dedicato a San Francesco d'Assisi, San Francesco da Paola e San Francesco Saverio. [Se tra i libri di cui si parla vi è la 'Reina Ester', la lettera potrebbe risalire ai primi anni successivi alla pubblicazione del poema (1615), prima che la condanna all'Indice (marzo 1621) ne mettesse in discussione l'ortodossia].
Fonte o bibliografia Ansaldo Cebà, Lettere ad Agostino Pallavicino di Stefano, Genova, Giuseppe Pavoni, 1623, pp. 363-364.
Compilatore Navone Matteo
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