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Mittente |
Cebà Ansaldo |
Destinatario |
Chiocco Andrea |
Data |
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Tipo data |
assente |
Luogo di partenza |
Genova |
Luogo di arrivo |
[Verona] |
Incipit |
Io interpretai i Charatteri |
Contenuto e note |
Invia, su richiesta dell'Accademia [Filarmonica di Verona] la sua edizione dei 'Caratteri' di Teofrasto [Genova, Giuseppe Pavoni, 1620]. Riguardo alle critiche alla sua 'Reina Ester', di cui gli ha scritto il Chiocco [si tratta forse di obiezioni mosse da membri della stessa Accademia Filarmonica, cui Cebà aveva inviato una copia dell''Ester', come risulta da una precedente lettera al Chiocco], dichiara di accettarle, ma fa intendere chiaramente il suo disappunto. Promette infine che informerà Gabriello Chiabrera che a Verona si attende il suo poema [forse l''Amedeide']. [Visti i riferimenti interni, la lettera dovrebbe risalire al 1620-1621]. [Chiocco era un medico, filosofo e poeta veronese, membro dei Filarmonici]. |
Fonte o bibliografia |
Ansaldo Cebà, Lettere ad Agostino Pallavicino di Stefano, Genova, Giuseppe Pavoni, 1623, pp. 246-247. |
Compilatore |
Navone Matteo |
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