Mittente Cebà Ansaldo Destinatario
Data Tipo data assente
Luogo di partenza Genova Luogo di arrivo
Incipit La cagione del vostro, e mio, silentio
Contenuto e note Riscrivendo allo stesso "incerto" cui aveva inviato una copia dell''Epitafio' per la morte del fratello Giovan (Gian) Lanfranco [cfr. la lettera con incipit "L'amicitia, che voi haveste"], gli esprime un non meglio precisato sdegno [forse l'interlocutore non ha manifestato per Lanfranco il rispetto e la gratitudine che Ansaldo si sarebbe aspettato], augurandogli di crescere "d'animo" tanto quanto è cresciuto di "fortuna".
Fonte o bibliografia Ansaldo Cebà, Lettere ad Agostino Pallavicino di Stefano, Genova, Giuseppe Pavoni, 1623, p. 229.
Compilatore Navone Matteo
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