|
 |
 |
|
 |
|
 |
 |
 |
 |
 |
Mittente |
Cebà Ansaldo |
Destinatario |
Spinola Leonardo |
Data |
|
Tipo data |
assente |
Luogo di partenza |
Genova |
Luogo di arrivo |
|
Incipit |
Dopo che vi partiste da noi |
Contenuto e note |
Si rallegra per la ritrovata salute dell'amico [giureconsulto e letterato genovese] e della moglie, e gli comunica di essere stato anche lui assai malato, così come il fratello Gian Lanfranco. Lo informa che la 'Reina Ester' ha ottenuto da Roma e Firenze consensi e critiche [dovrebbe riferirsi alle reazioni alla princeps del poema, Genova, Giuseppe Pavoni, 1615]; nonostante ciò, non rinnega l'impegno profuso nel comporla. Porterà i suoi saluti a Stefano di Negro e a Paolo Agostino [Spinola]: quest'ultimo è andato incontro al cardinal Serra [probabilmente Giacomo Serra], che sta per arrivare a Genova. [La lettera è successiva alla composizione della 'Reina Ester', terminata nel 1615, e anteriore alla morte di Giovan (Gian) Lanfranco, fratello di Ansaldo (febbraio-marzo 1619)]. |
Fonte o bibliografia |
Ansaldo Cebà, Lettere ad Agostino Pallavicino di Stefano, Genova, Giuseppe Pavoni, 1623, pp. 160-162. |
Compilatore |
Navone Matteo |
|
|
|
|
|
Torna all’elenco dei risultati
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|