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Mittente |
Cebà Ansaldo |
Destinatario |
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Data |
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Tipo data |
assente |
Luogo di partenza |
Genova |
Luogo di arrivo |
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Incipit |
Mediocrità di ricchezze |
Contenuto e note |
Invita il destinatario (indicato come "incerto") a perseverare nella lettura del suo 'Cittadino di Repubblica', anche se può trovarvi errori e mancanze. Precisa che, quando afferma che i cittadini possono avere grandi ricchezze, non entra in contraddizione con Aristotele, che [nella 'Politica'] prescrive "mediocrità di ricchezze" per i cittadini, in quanto mentre quest'ultimo parla dei comuni cittadini, lui si riferisce a una cittadinanza educata alla virtù, che userà le ricchezze solo per il bene dello stato. [La lettera fu certamente scritta dopo la pubblicazione del 'Cittadino di Repubblica', Genova, Giuseppe Pavoni, 1617]. |
Fonte o bibliografia |
Ansaldo Cebà, Lettere ad Agostino Pallavicino di Stefano, Genova, Giuseppe Pavoni, 1623, pp. 126-127. |
Compilatore |
Navone Matteo |
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