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Mittente |
Cebà Ansaldo |
Destinatario |
Spinola Andrea |
Data |
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Tipo data |
assente |
Luogo di partenza |
Roma |
Luogo di arrivo |
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Incipit |
Audio te iterum in centumviros |
Contenuto e note |
Si congratula con lo Spinola [suo grande amico, autore di scritti filosofici e politici] per essere stato scelto per far parte di un'istituzione della Repubblica [indicata col termine "centumviros": forse un riferimento al Minor Consiglio, che era composto da 100 membri] nella quale avrà come colleghi Paolo Doria e Andrea Imperiale. Racconta che si gode le delizie di Roma, anche se il clima benevolo gli fa venire in mente Genova. La lettera è scritta in latino e risale a un soggiorno romano di Cebà [forse databile al 1610-1611, quando Cebà poteva trovarsi a Roma per controllare la stampa dell'edizione definitiva delle sue 'Rime', edita presso Bartolomeo Zannetti nel 1611]. |
Fonte o bibliografia |
Ansaldo Cebà, Lettere ad Agostino Pallavicino di Stefano, Genova, Giuseppe Pavoni, 1623, pp. 102-103. |
Compilatore |
Navone Matteo |
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