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Mittente |
Cebà Ansaldo |
Destinatario |
Borromeo Federico |
Data |
25/7/1612 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Genova |
Luogo di arrivo |
[Milano] |
Incipit |
Chi scrive versi con qualche furore |
Contenuto e note |
Parla brevemente di alcuni suoi versi in onore del cardinal Borromeo [probabilmente quelli allegati a una precedente missiva ad Antonio Olgiati, segretario del cardinale, con incipit "Della chiarezza delle mie Canzoni"], dichiarando che "chi scrive versi con qualche furore non sa molte volte ciò che si dica; ma seconda a chi, stimolandolo, sa ciò che fa scrivere". [La data è ripresa dall'autografo della lettera, conservato presso la Biblioteca Ambrosiana di Milano, sotto la segnatura G 253 inf., 60; non si registrano significative varianti tra la redazione manoscritta e quella a stampa]. |
Fonte o bibliografia |
Ansaldo Cebà, Lettere ad Agostino Pallavicino di Stefano, Genova, Giuseppe Pavoni, 1623, p. 91. |
Compilatore |
Navone Matteo |
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