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Mittente |
Cebà Ansaldo |
Destinatario |
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Data |
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Tipo data |
assente |
Luogo di partenza |
[Genova] |
Luogo di arrivo |
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Incipit |
Io sono talmente in villa |
Contenuto e note |
Racconta al destinatario (indicato come "incerto") l'intenzione di starsene il più possibile ritirato nella sua villa di campagna, dove cerca isolamento e tranquillità, pur essendo anche lì, talvolta, tormentato dagli scocciatori, come avviene in città. Confessa però di essersi rammaricato per non aver potuto essere presente quando il destinatario ha perorato un suo "negozio" presso alcuni gentiluomini genovesi. Cita la celebre definizione dell'uomo come "animal sociabile" [contenuta nella 'Politica' di Aristotele]. |
Fonte o bibliografia |
Ansaldo Cebà, Lettere ad Agostino Pallavicino di Stefano, Genova, Giuseppe Pavoni, 1623, p. 54-56. |
Compilatore |
Navone Matteo |
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