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Mittente |
Cebà Ansaldo |
Destinatario |
Cebà Giovan (Gian) Lanfranco |
Data |
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Tipo data |
assente |
Luogo di partenza |
Genova |
Luogo di arrivo |
[Malta] |
Incipit |
Io ho dato nel francese |
Contenuto e note |
Invia al fratello [membro dell'Ordine dei Cavalieri di Malta] due poesie in francese, una canzonetta ("Le bon pierre de Ronsard") dedicata a Pierre de Ronsard, e un'ode ("Ie ferois tresvolontiers") per Federico Spinola [condottiero morto combattendo per gli spagnoli contro gli olandesi nella Guerra di Fiandra, per il quale Cebà compose diverse liriche]. Anche se ritiene che ognuno dovrebbe esprimersi nella sua lingua naturale, ha voluto stavolta cimentarsi con la lingua francese perché essa "abbonda di tante delizie, che fa gola talvolta a gl'ingegni italiani". Nella nota finale, chiede perdono ai francesi per aver trasgredito "e le regole della lingua, e le leggi delle canzoni francesi". [Nell'ode si fa riferimento allo Spinola come ancora in vita: la lettera deve dunque essere precedente al 1603, anno di morte di quest'ultimo]. |
Fonte o bibliografia |
Ansaldo Cebà, Lettere ad Agostino Pallavicino di Stefano, Genova, Giuseppe Pavoni, 1623, pp. 35-44. |
Compilatore |
Navone Matteo |
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