Mittente Cebà Ansaldo Destinatario
Data Tipo data assente
Luogo di partenza Padova Luogo di arrivo
Incipit Io rispondo tardi alle vostre lettere
Contenuto e note Il destinatario è indicato come "incerto"; scherzando sulle poche lettere che gli scrive, lo invita a non restare "mutolo". Enuncia un principio etico: la libertà deve essere temperata in modo che non degeneri in licenza, e in questo temperamento risiede la vera virtù, che Cebà spera un giorno di poter abbracciare. Queste riflessioni nascono dal fatto che sta studiando l''Etica' di Aristotele, anche se è ben consapevole che la disciplina morale sta più nella pratica che nella teoria. Racconta di aver elogiato per scherzo lo stile epistolare del suo "ospite" padovano: alla domanda di quest'ultimo, se una sua lettera "oleret Manutium", Cebà ha risposto che "olebat" piuttosto della Contessa di Civillari; l'ospite non ha capito lo scherzo, e si è persuaso a pubblicare le sue lettere. [La lettera risale al primo soggiorno padovano di Cebà (1588/89-1591); un'ulteriore conferma deriva dal fatto che Cebà dichiara qui di non avere ancora 24 anni, il che colloca la lettera nel biennio 1588-1589]
Fonte o bibliografia Ansaldo Cebà, Lettere ad Agostino Pallavicino di Stefano, Genova, Giuseppe Pavoni, 1623, pp. 12-15.
Compilatore Navone Matteo
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