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Mittente |
Chiabrera Gabriello |
Destinatario |
Castello Bernardo |
Data |
4/9/1606 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Savona |
Luogo di arrivo |
[Genova] |
Incipit |
La lettera di Vostra Signoria è tutta piena di cose care |
Contenuto e note |
Lieto del fatto che il poemetto sia stato ricevuto volentieri da Giovanni Vincenzo [Imperiale, cfr. lettera del 25-4-1606: “Finalmente il tempo venne, benché pregato, e ripregato”] e del fatto che tutto fosse già stato predisposto per l’arrivo di Castello il 15[-9-1606], si accinge a chiedere a Castello stesso di riferire a [Giovanni Vincenzo Imperiale], il quale gli aveva fatto un’offerta, la “tempesta” che lo “turba in questo tempo” [la perdita dei suoi averi a Roma a causa del fisco, cfr. lettera del 20-12-1605: “Questo agosto io andai in Roma per gravissimi accidenti”]. Espressa la necessità di un prestito da parte dell’Imperiale, fa riferimento ad alcuni doni ricevuti dal Duca di Mantova [Vincenzo I Gonzaga] che, trattandosi di anelli od oggetti d’oro finemente lavorati, non procuravano un compenso monetario pari al prezzo dell'oggetto costato al donatore. Aspettando con trepidazione Castello, si congeda. |
Fonte o bibliografia |
Gabriello Chiabrera, Lettere, a. c. di Simona Morando, Firenze, Olschki, 2003, num. 164 |
Compilatore |
Noris Anna |
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