|
 |
 |
|
 |
|
 |
 |
 |
 |
 |
Mittente |
Chiabrera Gabriello |
Destinatario |
Orsini Virginio |
Data |
13/7/1604 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Savona |
Luogo di arrivo |
[Firenze] |
Incipit |
Quando intesi che Vostra Eccellenza navigava per nobile, e pericolosa impresa |
Contenuto e note |
Afferma di essere venuto a conoscenza delle imprese del Duca di Bracciano (Virginio Orsini) [riferimento alla spedizione di navi toscane contro i Turchi, nel 1603] e di aver pregato Dio per proteggerlo da quelle azioni tanto pericolose quanto nobili. Rallegratosi del suo ritorno, lo avverte di essere stato a Firenze per breve tempo, non a sufficienza per poter domandare a parole a Orsini di “condurre il negotio della mia supplica a fine” [è possibile si tratti della delicata richiesta di presentare a Torino l’‘Amedeide’, Genova, Pavoni, 1620], così da poter tornare a condurre una vita serena. Questa tranquillità è infatti detta necessaria per proseguire i propri studi e i propri componimenti [tra cui ricordiamo, in occasione di questa lettera, ‘Amabil gioventute’ e ‘L’arco, ch’io soglio armar non è si frale’ in ‘Delle poesie di Gabriello Chiabrera’, Genova, Pavoni, 1605]. |
Fonte o bibliografia |
Gabriello Chiabrera, Lettere, a. c. di Simona Morando, Firenze, Olschki, 2003, num. 153 |
Compilatore |
Noris Anna |
|
|
|
|
|
Torna all’elenco dei risultati
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|