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Mittente |
Chiabrera Gabriello |
Destinatario |
Castello Bernardo |
Data |
29/6/1603 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Savona |
Luogo di arrivo |
[Genova] |
Incipit |
Io mandai quattro Deità, cioè Giustizia, Fortezza, Marte ed Eloquenza |
Contenuto e note |
Avendo già inviato a Castello i quattro soggetti, Giustizia, Fortezza, Marte ed Eloquenza [cfr. lettera del 25-6-1603: “Mandai a Vostra Signoria i soggetti secondo me acconci”], consiglia come raffigurare l’ultima tra questi [da dipingere insieme alle altre figure nella sala rappresentante le storie di Marco Furio Camillo]. Questa è descritta come una matrona, con un pappagallo sul capo. Viene poi espressa la possibilità di sostituire Marte con Minerva, qualora si desideri rappresentare solo divinità femminili. L’ultimo accorgimento artistico dato è quello di dipingere un monte che sembri il più inaccessibile possibile. Infine, si dichiara disponibile a “servire di buon cuore” [Francesco Maria] Vialardi, sebbene in tanti anni non abbia mai avuto occasione “di sua stretta amistà né di scrivere” a quest’ultimo. |
Fonte o bibliografia |
Gabriello Chiabrera, Lettere, a. c. di Simona Morando, Firenze, Olschki, 2003, num. 147 |
Compilatore |
Noris Anna |
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