Mittente Chiabrera Gabriello Destinatario Castello Bernardo
Data 31/7/1602 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Savona Luogo di arrivo [Genova]
Incipit Perché non paia a Vostra Signoria strano il mio lungo tacere
Contenuto e note Si scusa per il lungo silenzio, dovuto alle molte riflessioni che l’hanno portato a sposarsi [con Lelia Pavese]; le innumerevoli faccende da appianare han fatto sì che Chiabrera non abbia pensato ad altro. Ricorda poi l’episodio del mancato gradimento degli argomenti [della ‘Gerusalemme liberata’; cfr. lettera del 27-5-1602: “Mandai a Vostra Signoria di Firenze un intaglio per mostra”], esplicitando la teoria di Bernardo Castello per cui coloro che criticano “non vogliono che ciò che esce dalla mia penna sia di tanto valore che io non ho la forza di farlo". Conclude affermando che gli sarebbe “quasi necessario non scrivere per non obbligarmi a così grande aspettazione”.
Fonte o bibliografia Gabriello Chiabrera, Lettere, a. c. di Simona Morando, Firenze, Olschki, 2003, num. 141
Compilatore Noris Anna
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