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Mittente |
Chiabrera Gabriello |
Destinatario |
Castello Bernardo |
Data |
26/6/1601 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Savona |
Luogo di arrivo |
[Genova] |
Incipit |
Veggio quanto Vostra Signoria mi scrive intorno al parere del signor Commendatore |
Contenuto e note |
Dichiarato nuovamente il desiderio che l’‘Amedeide’ [Genova, Pavoni, 1620] venga letta e approvata da [Carlo Emanuele I] di Savoia [cfr. lettera del 21-6-1601; “Emmi stata oggi portata la lettera di Vostra Signoria”], spera che il Commendator [Bertone, nome di battesimo non identificato] possa render nota al duca questa sua aspirazione, promettendo in tal caso estrema gratitudine. Non potendo egli stesso recarsi da Sua Altezza per poter legittimare la sua opera letteraria, invita a spedire a corte le sue lettere. Prega, tuttavia, di non reputare i suoi atteggiamenti poco modesti, come avrebbe potuto pensare chi non lo conosce nel profondo come Bernardo Castello, ma come quelli di un uomo che da sempre ha dedicato i suoi studi alla poesia. Ricorda, infatti, come anche [Cristoforo] Colombo, che trovò un nuovo mondo, faticò, come Chiabrera, a trovare un benefattore che finanziasse l’impresa. Con la speranza che la notizia e la lettera giungano al più presto a destinazione, si congeda. |
Fonte o bibliografia |
Gabriello Chiabrera, Lettere, a. c. di Simona Morando, Firenze, Olschki, 2003, num. 127 |
Compilatore |
Noris Anna |
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