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Mittente |
Chiabrera Gabriello |
Destinatario |
Titi Roberto |
Data |
23/2/1600 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Savona |
Luogo di arrivo |
Bologna |
Incipit |
Ho una lettera del signor Ascanio Persi; et egli mi dice che da Vostra Signoria mi è stato scritto |
Contenuto e note |
La lettera ricevuta da Ascanio Persi dice che Roberto Titi scrisse a Chiabrera per commissionargli dei versi sulla Vergine Benedetta. Chiabrera, tuttavia, afferma di aver ricevuto solamente la lettera contenente i versi relativi all’Assunzione, e di aver tardato a rispondere per via di molti contrattempi “pubblici della patria, e miei della casa”. Egli esprime dunque il suo parere positivo riguardo ai versi ricevuti, invitando però a rivedere il passo in cui “l’inferno fu requie dalle pene”, in quanto sembra avvicinarsi ai precetti del paganesimo. Infine, si scusa e prega affinché non gli sia comandato di comporre insieme ad altri poeti, in quanto il suo genio è differente e incapace di poetare su comando. |
Fonte o bibliografia |
Gabriello Chiabrera, Lettere, a. c. di Simona Morando, Firenze, Olschki, 2003, num. 121 |
Compilatore |
Noris Anna |
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