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Mittente |
[Guarini] [Battista] |
Destinatario |
Salviani Gasparo |
Data |
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Tipo data |
congetturale |
Luogo di partenza |
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Luogo di arrivo |
[Roma] |
Incipit |
Io ricevetti la lettera di Vostra Signoria delli 10 del passato, ch’io stava per partir da Venezia e venirmene in qua |
Contenuto e note |
Accusa la ricezione di una lettera da parte del Salviani del 10 [giugno o luglio] passato, quando era sul punto di partire da Venezia per la Toscana. Assicura il corrispondente che lo favorirà col signor [Giovanni Battista] Ciotti e che gli farà sapere quando giungerà in Toscana. Si rallegra del fatto che “Monsignor nostro illustrissimo” [probabilmente Melchiorre Crescenzi] abbia recuperato la salute e lo prega di fare a questi a nome suo “un affettuosissimo e umilissimo baciamano”. Afferma di aver visto un sonetto scritto da un “gentiluomo” che Salviani gli ha mandato e di averlo gradito molto [non è possibile identificare con certezza né il sonetto né l’autore]. Si rammarica di non aver potuto gratificare l’autore del sonetto ma sta vivendo un periodo molto travagliato: una volta giunto in Toscana proverà a scrivere un sonetto di risposta per ringraziarlo. [La data è ricostruita per via di congettura dall’editore, il quale ipotizza che sia stata scritta nel luglio del 1600, cfr. Elisabetta Selmi, ‘Preti, Guarini, Marino e dintorni: questioni di poesia e storia culturale’, “L’Ellisse”, 5, 2010, p. 103] |
Fonte o bibliografia |
Elisabetta, Selmi, Preti, Guarini, Marino e dintorni: questioni di poesia e storia culturale nelle accademie del primo Seicento, “L'Ellisse”, V, 2010, pp. 112-113. |
Compilatore |
Zucchi Enrico |
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