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Mittente |
Guarini Battista |
Destinatario |
Crescenzi [Melchiorre] |
Data |
23/9/1600 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Firenze |
Luogo di arrivo |
Roma |
Incipit |
Ancora rido del saporito giudizio di Vostra illustrissima sopra quell’opera, non si poteva certo dir meglio, ma bisogna chiuder la bocca |
Contenuto e note |
Ride ancora al pensiero del “saporito giudizio” espresso del Crescenzi [in proposito al ‘Polemidoro’ di Raffaele Gualterotti che Guarini gli aveva inviato in una sua precedente missiva, cfr. lettera del 6 Agosto 1600, incipit: “Io son pur giunto a casa una volta, lodato Dio. Né ho avuto cosa più a cuore che salutar Vostra Signoria illustrissima”]. Aggiunge che simili pareri non possono essere pubblicamente condivisi, sebbene si trovi perfettamente d’accordo con l’opinione del Crescenzi. Prega inoltre il Crescenzi di consegnare al “Monsignor illustrissimo d’Este” [presumibilmente il cardinale Alessandro d’Este] una sua lettera e gli chiede, nel Post Scriptum, di farsi mallevadore delle sue scuse presso il cardinale per il mancato invio di un libro [probabilmente lo stesso ‘Polemidoro’, giudicato qualitativamente troppo scadente per poterglielo spedire]. |
Fonte o bibliografia |
Elisabetta, Selmi, Preti, Guarini, Marino e dintorni: questioni di poesia e storia culturale nelle accademie del primo Seicento, “L'Ellisse”, V, 2010, p. 108 |
Compilatore |
Zucchi Enrico |
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