Mittente Preti Girolamo Destinatario Salvucci Marcantonio
Data 6/2/1613 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Roma Luogo di arrivo [Perugia]
Incipit Per mia ventura io sono stato de' primi ch'abbian veduti in Roma i Dialoghi del signor Aromatario, che son venuti in luce sotto nome di Falcidio Melampodio
Contenuto e note Dice di aver letto uno dei primi esemplari circolati a Roma dei ‘Dialoghi’ di [Giuseppe degli] Aromatari [‘Dialoghi di Falcidio Melampodio in risposta agli avvertimenti dati sotto nome di Crescentio Pepe a Gioseffo degli Aromatari, intorno alle Risposte fatte da lui alle Considerazioni del sig. Alessandro Tassoni sopra le Rime del Petrarca’, Venezia, Deuchino, 1613], per gentile concessione di un amico veneziano [forse Giovan Battista Bottini] che gli ha fatto la cortesia di mandarglieli in anteprima. Confessa la sua ammirazione per il genio dell'Aromatari, che dimostra dottrina, erudizione e capacità di argomentare senza incorrere in sofismi. Si stupisce della maturità della scrittura del giovane autore dei ‘Dialoghi’e prega il Salvucci di far conoscere all'Aromatari la buona fama ottenuta a Roma dalla sua trattazione. Aggiunge che avrebbe volentieri sondato in proposito l'umore di [Alessandro] Tassoni, il quale soggiorna a Roma, ma il maltempo gli ha impedito di muoversi. Si dice peraltro sicuro del fatto che il Tassoni non si arrabbierà per la replica dell'Aromatari, “essendo egli di dolcissima natura”. Saluta infine il Salvucci e prega di estendere il saluto anche al Narducci [probabilmente il poeta perugino Anton Maria].
Fonte o bibliografia Elisabetta Selmi, Preti, Guarini, Marino e dintorni: questioni di poesia e storia culturale nelle accademie del primo Seicento, “L'Ellisse”, V, 2011, pp. 96-98
Compilatore Zucchi Enrico
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