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Mittente |
Chiabrera Gabriello |
Destinatario |
Centurione Gieronimo |
Data |
2/8/1601 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Savona |
Luogo di arrivo |
Genova |
Incipit |
Vostra Signoria ben sa che gli amici sono di conforto nelle stagioni prospere |
Contenuto e note |
[Autografa]. Ricordato il valore dell'amicizia, che si rivela soprattutto nel momento del bisogno, Chiabrera afferma che sin da subito riconobbe in Centurione "un Signore, il quale dovesse essermi amico". Racconta poi della sua "mala fortuna" in quanto il fratello [Agostino, per via di certe "pasquinate"] aveva perso tutte le sue proprietà a Roma. Dunque, dovendo andare a Roma, cerca qualcuno a cui poter chiedere aiuto, promettendo di restituire il prestito non appena tornerà a disporre dei beni confiscati. Il beneficio spera possa arrivare da Iacopo Doria, sempre rivelatosi cortese nei suoi confronti, al quale si chiede di porgere la lettera affinché intervenga. Congedandosi, precisa che, qualora Centurione ritenesse scorretto sostenere questa sua preghiera, egli continuerà a svolgere i suoi servigi per lui. |
Fonte o bibliografia |
Andrea Donnini, Le carte di Gabriello Chiabrera, con un'appendice di lettere inedite,"L'Ellisse", 2, 2007, p. 302 |
Compilatore |
Noris Anna |
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