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Mittente |
Guasco Annibale |
Destinatario |
Parpaglione Giovan Giacopo |
Data |
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Tipo data |
Assente |
Luogo di partenza |
[Alessandria] |
Luogo di arrivo |
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Incipit |
La lettera di Vostra Signoria col Madrigale nato in presenza mia |
Contenuto e note |
Guasco ringrazia Giovan Giacopo Parpaglione del "Madrigale" [?] a lui mandato, iniziato in presenza del Guasco stesso e successivamente "vestito", in sua assenza, "di tre pomposi habiti, fatti da diversi maestri in varie guise". Non c'era bisogno che si scusasse per la "tardanza"; il Guasco, in realtà, ha gradito il ritardo per il fatto che il tempo ha potuto, così, portagliene "tre per uno, tutti di buon peso e di buona lega". Spiega che la domenica passata i Padri Carmelitani, trovandosi raccolti in "questa città" per un capitolo, hanno celebrato con "buone voci e leggiadri cantori" il "triforme" dono di Parpaglione, lodandone gli "Auttori" [sia Parpaglione che i cantori che hanno trasferito in musica il suo componimento]. Guasco prosegue ringraziando infinitamente il destinatario, autore dei versi, e gli ingegnosi autori del canto. Si dispiace poi per la notizia che il Parpaglione gli reca, ovvero della malattia del signor [Giuseppe] Zaffiro, che Guasco ha visto crescere e che stima. [Giovan Giacopo Parpaglione, di Masserano, era figlio di Giacomo, e fratello di Michelangelo, canonico lateranense; coltivò le belle lettere, e specialmente la poesia; nel 1601 inviò a Guasco versi che furono messi in musica e stampati]. |
Fonte o bibliografia |
Annibale Guasco, Lettere, Treviso, G. B. Bertoni, 1603, p. 102. |
Compilatore |
Conti Laura |
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