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Mittente |
Guasco Annibale |
Destinatario |
Paravicino (Parravicini) [Ottavio] |
Data |
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Tipo data |
Assente |
Luogo di partenza |
[Torino] |
Luogo di arrivo |
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Incipit |
Vostra Signoria Illustrissima abbonda in tanta cortesia, che tutti sono sforzati |
Contenuto e note |
Guasco ricorda che il cardinale [Ottavio] Parravicini "abbonda" sempre in così tante cortesie che non solo si sente vinto da esse, ma anche "confuso". Racconta che l'abate [Orazio] Confalonieri, vicario del Parravicini, è venuto per salutare a nome del cardinale donna Lavinia [Guasco], il Guasco stesso e la madre [Laura Bellone] e gli sposi [Lavinia, figlia di Guasco, e il conte Guido Emanuele Langosco], portando le congratulazioni da parte del Monsignore per le nozze della "figliuola" e della "venuta sua alla patria" [Torino]. Nonostante fosse suo debito informare il cardinale, questi lo ha preceduto. A Lavinia è mancata solo la contentezza che sarebbe derivata dalla presenza del Parravicini "in questa città", e tenta di consolarsi sperando nella venuta del cardinale da "queste parti". |
Fonte o bibliografia |
Annibale Guasco, Lettere, Treviso, G. B. Bertoni, 1603, p. 100. |
Compilatore |
Conti Laura |
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