Mittente Guasco Annibale Destinatario Sfondrati [Paolo Emilio]
Data 1590 Tipo data Congetturale
Luogo di partenza [Alessandria] Luogo di arrivo [Roma]
Incipit Dall'antica servitù di casa mia con quella di Vostra Signoria Illustrissima
Contenuto e note Guasco si congratula con l'abate [Paolo Emilio] Sfondrati per l'elezione al papato dello zio [Niccolò Sfondrati, divenuto Papa con il nome di Gregorio XIV]. Egli considera questa nomina come un dono del Signore, che dovrebbe essere ringraziato per questo non solo dagli illustri nipoti del nuovo Papa [lo stesso Paolo Emilio Sfondrati, divenuto successivamente cardinal nepote; Ercole Sfondrati, nominato dallo zio duca di Montemarciano], ma da tutta l'umanità. Guasco, essendo indisposto, è impossibilitato a venire a Roma in tempi brevi, così chiede all'abate di baciare i piedi al Papa in suo nome. [Gregorio XIV fu eletto Papa l'8 dicembre 1590, quindi la lettera è da collocarsi a ridosso di questa data]
Fonte o bibliografia Annibale Guasco, Lettere, Treviso, G. B. Bertoni, 1603, pp. 71-72.
Compilatore Conti Laura
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