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Mittente |
Chiabrera Gabriello |
Destinatario |
Giustiniani Pier Giuseppe |
Data |
1638 |
Tipo data |
congetturale |
Luogo di partenza |
Savona |
Luogo di arrivo |
[Genova] |
Incipit |
Alcune settimane sono corse, ch'io scrissi a Vostra Signoria |
Contenuto e note |
Da [Claudio] Invrea, [Francesco] Bogliano e [Gian Giacomo] Cavalli ha saputo che il Giustiniani è in buona salute e ne ha avuto conferma dalla signora N [?]. Riferisce di essere stato in "conversazione" con medici e speziali per approntare "elettuari [preparati farmaceutici] e pillole", ma non ha altra malattia che la vecchiaia, contro la quale non c'è rimedio poiché agli uomini è concesso di vivere una sola volta [Ebrei, 9, 27, 'statutum est semel mori']. Manda i suoi saluti agli amici e ricorda con piacere i momenti delle "stagioni passate". [La lettera è databile al 1638, durante gli ultimi mesi di vita del poeta in cui ragguaglia più di una volta gli amici sulla sua salute] |
Fonte o bibliografia |
Gabriello Chiabrera, Lettere, a c. di Simona Morando, Firenze, Olschki, 2003, num. 519 |
Compilatore |
Chiesa Federica |
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